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APPROFONDIMENTI 







CRONACA DI UN CAMPIONATO MONDIALE - II PARTE

 

 

La mattina del giorno successivo (mercoledì), di buon ora ci alziamo, facciamo una ricca colazione, e quindi torniamo in fiera dove ci attende il lavoro di rifinitura per completare adeguatamente il nostro stand. Una volta collegato l’impianto elettrico e posizionato tutte le gabbiette e gli espositori con una vasta gamma di canarini disponibili, “issiamo i nostri vessilli” e a questo punto lo stand è completo: siamo pronti per affrontare la grande “battaglia” che ci attende nei giorni a venire, quando la mostra sarà aperta al pubblico.
Adesso ci possiamo rilassare un po’ e fare un giro per visionare la mostra e tutti i locali espositivi dove i vari addetti si stanno adoperando per completare l’allestimento in vista della inaugurazione.
Anche la mostra scambio si sta gradatamente riempiendo e i vari operatori ed amatori si stanno attivando per presentare al meglio i loro volatili e i loro prodotti al momento dell’apertura del mercato. Alla spicciolata stanno arrivando tutti i nostri amici Italiani stremati dal lungo viaggio. Ci riconosciamo nei loro volti scavati e nei loro occhi lucidi per la stanchezza e per le ore di sonno perdute per strada…..!
Un sorriso e un abbraccio fraterno simile a quello che si scambiano dei naufraghi una volta raggiunta la spiaggia nell’isoletta sperduta. L’impresa è stata compiuta, l’infinito tragitto è stato azzerato … due parole, una risata, un caffè e poi via a montare tavoli, cavalle e similari per esporre al meglio i propri canarini in vista dell’inizio del mercato. Noi, che abbiamo già attrezzato lo stand e che abbiamo già superato i momenti più duri, ci godiamo il giusto relax  e non invidiamo quei “ragazzi” che devono ancora completare le loro fatiche.

 

 

Ci dedichiamo allora a visitare la mostra, dove ancora purtroppo non si vede traccia dei risultati del giudizio, ma dove abbiamo l’occasione di vedere dei begli allestimenti e di incontrare amici della federazione italiana ed altri dei vari paesi europei .

 

 


Nel primo pomeriggio, dopo un pasto frugale, viene a trovarci al nostro stand l’amico allevatore Giancarlo Locatelli. Parliamo del più e del meno e poi gli chiedo se è a conoscenza dei risultati della mostra. Giancarlo è presente a Matosinhos dal giorno dell’ingabbio e pertanto ha avuto la possibilità di seguire anche le operazioni di giudizio. In un attimo mi snocciola la sequenza infinita dei successi ottenuti dai suoi canarini ….. lo guardo con un po’ di fraterna invidia, fino al momento in cui si sbilancia sui risultati dei miei canarini: “ho visto che anche tu hai fatto bene ed hai vinto dei titoli……….” Riesco a malapena a contenere la mia gioia e a mantenere un atteggiamento composto anche se nel profondo del mio cuore vorrei fare un gran salto per aria! Continua “Io ho vinto con lo stamm dei bruni rosso mosaico e ho visto che tu hai fatto il terzo”. Bhe, in una categoria così difficile e ricca di competizione è un risultato che mi onora.
Terminata la piacevole chiacchierata con Locatelli, rompo gli indugi e mi precipito in mostra con il preciso intento di svelare i punteggi dei miei canarini! Gli addetti, in effetti,  stanno apponendo ad ogni gabbia la targhetta con gli esiti del giudizio. L’operazione è lunga e complicata, ma piano piano vengono alla luce i risultati delle varie categorie. Sono davanti agli stamm dei nero opale a fattore rosso intenso e brinato proprio nel momento in cui gli addetti stanno apponendo le targhette adesive; confido molto in quel gruppo di canarini che hanno già primeggiato al Campionato Italiano di Ercolano. Il mio stamm è l’ultimo della serie, l’attesa è un po’ snervante, vorrei io aiutare quei ragazzi ad attaccare i talloncini per accelerare le operazioni e svelare l’esito del giudizio, ma non dico niente e soffro in silenzio. Gli incaricati si accorgono probabilmente della mia particolare attenzione di fronte al loro lento procedere, ma stillano le targhette come un giocatore di poker facendo mantenere alta la tensione. Hanno applicato tutti i talloncini agli stamm antecedenti il mio e non è ancora apparso il “gold”, il primo posto; comincio a sperare! Iniziano ad incollare gli adesivi sulle gabbie del mio stamm: 91 – 90 – 92 – 89 …….. per un totale stamm di pt. 365. E’ 1° posto, sono campione mondiale !!!!!

 

 

Adesso sono più sereno e procedo nella visione delle altre classifiche con tranquillità e con il piacere di gustarmele poco per volta. Alla fine di questa interminabile passeggiata, i titoli incamerati sono sei: due primi, due secondi e due terzi posti. Sono soddisfatto e appagato! Ho riconfermato il titolo mondiale di Piacenza con il singolo di bruno pastello rosso intenso, nei neri opale ho dimostrato di essere molto competitivo anche nella categoria rosso mosaico oltre che negli intensi, ottenendo il secondo posto con lo stamm di femmine ed il terzo con un singolo maschio molto bello (campione a Reggio Emilia e secondo all’Italiano di Ercolano). Ancora un secondo posto con il bruno cobalto rosso intenso (primo a Reggio e terzo agli Italiani) e infine, come preannunciato dall’amico Giancarlo, il terzo posto con lo stamm dei bruno rosso mosaico (91-91-91-90), nel quale noto con grande sorpresa che il “B” è stato giudicato seppur completamente scodato e ha ottenuto 91 pt.! Per quanto non a medaglia, ottimi i risultati dei singoli agata rosso mosaico e satiné rosso mosaico entrambi piazzati subito dopo i primi tre con 91 pt. Unica nota di rammarico la squalifica dello stamm dei nero ala grigia rosso intensi a causa della coda insanguinata di uno dei quattro canarini……….!?
Peccato, ci confidavo molto, ma va bene lo stesso, sono contentissimo dei risultati ottenuti.

 

 

Scaricata l’adrenalina del giudizio, ripenso con serenità a come è iniziata questa ennesima avventura: la scelta dei soggetti migliori per la competizione mondiale, lo stress durante tutti quei giorni passati a controllarne la buona salute e le buone condizioni del piumaggio in attesa del giorno dell’ingabbio, il mercoledì 13 gennaio quando siamo andati a Piacenza a portare i nostri “gioielli” nella sede F.O.I. per il convogliamento in Portogallo, le raccomandazioni che ogni allevatore ha rivolto più o meno esplicitamente agli addetti al convogliamento affinché i suoi soggetti fossero curati con particolare scrupolo, ma soprattutto la grande pazienza con la quale questi “ragazzi” (i “convogliatori”) hanno saputo ascoltare e assecondare tutti noi allevatori per poi prendersi carico della grande responsabilità e impegno a trasportare per poi ingabbiare al Mondiale questa enorme massa di volatili degli allevatori italiani. A loro va un plauso particolare per tutto l’impegno profuso e la ammirevole professionalità con cui hanno saputo affrontare questa grande avventura.

 

In serata tutti gli stand sono pronti, il lavoro di preparazione è stato completato, tutti gli allevatori presenti hanno saputo i risultati dei loro soggetti esposti e, più o meno c’è gloria per tutti. I commenti si sprecano, gli elogi e le reciproche congratulazioni.

A cena ci riuniamo in un ristorante vicino al porto dove ci è stato consigliato di andare a mangiare. Ne è valsa la pena, il pesce cucinato è buono e abbondante, il vino, come suol dirsi, scorre a fiumi …….

 

Il giovedì è il giorno della inaugurazione


Il pomeriggio viene aperta la mostra al pubblico e comincia l’afflusso dei visitatori in tutti i locali della fiera. Si apre anche il mercato che proseguirà ininterrottamente fino alla domenica pomeriggio.

Sono giornate faticose, ma anche ricche di soddisfazione.
Il canarino italiano e sempre piuttosto ricercato all’estero, i clienti sono non solo portoghesi ma anche provenienti da altri paesi, soprattutto Spagna, Francia, ma anche Belgio, Olanda e Germania.
Ci sono poi dei Turchi, dei Brasiliani e Argentini, Albanesi, Arabi ecc.
I giorni passano velocemente e ogni sera ci riuniamo con gli amici a cena per commentare l’andamento della giornata.

 

 

Il tempo passa inesorabilmente e ci avviciniamo a lunghi passi al giorno della partenza. Il pensiero ci rende un po’ tristi, ora che ci stiamo abituando a questo splendido clima atlantico, a questa ottima cucina e ciò che ci manca di più è un buon caffè espresso (anche se in Portogallo si riesce ad assaporarne di molto simili al nostro).
E’ la domenica pomeriggio, il mercato si sta lentamente spegnendo, ci stiamo preparando per lo sgabbio dei nostri canarini in mostra e stiamo mentalmente programmando lo smontaggio dello stand, il carico del furgone e soprattutto l’infinito viaggio di ritorno…….

FINE SECONDA PARTE ……..