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MANUALE D'ALLEVAMENTO DEL CANARINO DI COLORE 








LE GABBIE

 
La tipologia delle gabbie va distinta in base alle varie fasi della vita del canarino.
Per le gabbie vale lo stesso discorso fatto per il locale: non dobbiamo sovraffollare le gabbie con un numero eccessivo di soggetti, poiché ciò può determinare epidemie mortali per i nostri uccellini e comunque sicuramente una cattiva riuscita in termini di risultati riproduttivi o espositivi degli stessi. L’affollamento causa stress.
 


E’ bene predisporre da subito le gabbie necessarie per ogni fase della vita dei nostri canarini al fine di evitare di trovarsi in difficoltà nel momento necessario e dovere pertanto adattare i nostri piccoli in spazi non idonei; il rischio è quello di fare una buona stagione riproduttiva e poi sciupare tutto stipando gli uccellini in gabbie e spazi angusti!
 
La collocazione delle gabbie in allevamento può avvenire mediante appositi carrelli di supporto (esistono in commercio batterie componibili di buona qualità e adatte a molteplici scopi), oppure predisponendo al muro telai in legno o metallici, composti da paletti verticali paralleli tra loro, sui quali si potranno appendere le nostre gabbie distanziandole dal muro, consentendo così la circolazione di aria anche sul retro della gabbia oltre a far scivolare a terra tutta la sporcizia.  
 
IMPORTANTE: Tutte le gabbie sopra descritte devono essere dotate di griglia sul fondo, al fine di impedire un contato diretto degli uccellini con la lettiera dove si depositano le feci e tutta la sporcizia oltre al mangime deteriorato, e dove pertanto si sviluppano pericolose cariche batteriche e micotiche patogene.


GABBIA COVA

Lo standard di una gabbia per l’alloggiamento di una coppia di canarini, allo scopo riproduttivo, ha una larghezza minima di cm.55, ma ci sono nel mercato svariate altre proposte che variano come larghezza dai predetti cm. 55 ai cm.64 ed anche cm.90.


Le caratteristiche fondamentali che deve avere questa gabbia sono: minimo quattro sportelli di accesso di cui due frontali per consentire la manutenzione interna e due laterali per l’applicazione del nido o del bagnetto; griglia sul fondo gabbia per evitare agli uccellini un contatto diretto con la lettiera e pertanto possibili contaminazioni batteriche dovute allo sporco e ai cibi deteriorati; griglia divisoria che separi all’occorrenza in due parti uguali la gabbia (ne comprenderemo successivamente la fondamentale importanza); vassoio estraibile per la pulizia semplice ed efficace del fondo gabbia.
 


VOLIERETTA

Questa gabbia ha le stesse caratteristiche della gabbia cova, ma dimensioni più grandi (cm.90x40x44 oppure cm.120x40x44). Ha lo scopo di accogliere i novelli durante la prima fase di svezzamento, prima di immetterli nella voliera più grande.Spesso, per molti allevatori, la volieretta rappresenta la locazione definitiva dei piccoli svezzati, non disponendo, anche per motivi di spazio, di voliere più grandi.
E’ comunque molto importante, per la salute dei novelli, che queste gabbie non vengano affollate eccessivamente poiché durante questo periodo i piccoli sono ancora molto vulnerabili. Un’eccessiva concentrazione può determinare stress per i novelli causandone la morte o comunque uno stato di salute non ottimale.
Si consiglia un numero massimo di 10-15 soggetti per gabbia.


 

 

VOLIERA

E’ qui che, dopo un periodo di circa un mese e mezzo di primo svezzamento all’interno delle volierette, vengono immessi tutti i novelli per il periodo delicato della muta.
Queste strutture possono essere realizzate con pannelli modulari, in commercio, in base agli spazi disponibili. Alcuni si cimentano in maniera artigianale nella realizzazione della loro voliera assemblando materiali acquistati secondo loro progetto. L’importante è che la struttura finita presenti caratteristiche idonee ad accogliere i nostri novelli.
Il tipo di rete utilizzata, con maglia larga circa un centimetro, non deve avere parti sporgenti e taglienti che possono diventare vere e proprie trappole di morte per i nostri novelli.
Le dimensioni possono variare (mt.2x1 opp. mt.3x1,5 ecc.), l’altezza, di solito standard, è di circa mt.2.


La voliera deve essere fornita di una porta di accesso dall’esterno che consenta l’ingresso alla persona che deve svolgere le operazioni di manutenzione all’interno di essa.
Le mangiatoie devono essere lunghe e capienti in modo da consentire ad un numero maggiore possibile di uccellini di accedervi quando vengono rifornite con mangime fresco.
L’acqua, all’interno della voliera, deve essere possibilmente corrente in modo da mantenerla fresca e pulita. Ci sono sistemi automatici di irrigazione che ben si adattano all’uso; piccole vasche di raccolta dell’acqua consentiranno ai canarini di abbeverarsi con acqua pulita e farsi il bagno in adiacenti vasche più grandi delle precedenti. Sono comunque in commercio vari tipi di abbeveratoi idonei per la voliera.
Per il fondo della voliera occorrerà adoperare lettiere che assorbano feci ed altri liquami di scarto, mantenendo il fondo asciutto. Lettiere ne esistono di varia natura tutte più o meno idonee all’uso, importante che per definizione siano destinate ad uso specifico ornitologico, che non siano tossiche e che non emettano pulviscolo.
I posatoi possono essere di vario tipo sia per materiale utilizzato che per dimensioni. Si possono utilizzare stecche tubolari in legno o in plastica di diametro vario (mm 8-10-12). Si possono realizzare delle vere e proprie scale in legno disposte in senso obliquo e con le stecche distanziate tra di loro in modo da impedire che le feci dei canarini caschino sui soggetti sottostanti oppure posatoi di piccole dimensioni (lunghezza max cm 8-10),che consentano l’accesso ad un solo canarino per volta. L’importante che i punti di appoggio in voliera per i nostri volatili siano rapportati al numero di uccelli immessi (meglio abbondare che essere carenti). Tutto ciò per evitare che i canarini si becchino il piumaggio (pica) o siano comunque sottoposti a stress per assicurarsi il proprio spazio vitale.
 


GABBIA DI PREPARAZIONE ALLE MOSTRE

Una volta ultimata la muta, verranno scelti i soggetti migliori, per i quali è opportuno applicare un trattamento speciale, eseguire cioè un’adeguata preparazione alle mostre.


Per questo scopo si possono riutilizzare le gabbie cova.

Per cominciare vanno liberate dai soggetti adulti che, esaurita la fase riproduttiva, saranno alloggiati in voliera; dopodichè occorre lavarle e disinfettarle a fondo; solo adesso saranno pronte ad alloggiare i soggetti novelli destinati alle esposizioni.


Altrimenti si possono utilizzare delle vere e proprie gabbie da mostra (le dimensioni standard per i canarini di colore sono cm.35x17x30), verniciate di bianco e tenute sempre ben pulite, poiché il canarino dovrà permanere a lungo in questa gabbia di piccole dimensioni.


GABBIA INFERMERIA

Non si può trascurare l’eventualità che durante tutto il processo riproduttivo, o durante lo svezzamento o la muta, qualche soggetto più debole o comunque più esposto allo stress, possa ammalarsi e debba essere curato.


Per questo scopo si utilizzano gabbie di piccole dimensioni dove poter isolare il soggetto malato e poter praticare le cure specifiche al caso.
Queste gabbie, proprio per il loro scopo, non possono essere confuse con le altre dell’allevamento, poiché destinate ad alloggiare esclusivamente soggetti malati. E’ utile sterilizzarle ogni volta che hanno assolto il loro compito.
Le dimensioni ridotte di queste gabbie sono dovute al fatto che, avendo la possibilità, le si possono alloggiare all’interno di una camera calda per garantire al soggetto malato una temperatura costante (25-26°) nella fase acuta della malattia.